{Lettera di Marianne Wilde alla cugina Camille}
Londra, 26 Aprile 1879
Dear sweetie,
Da dove comincio? Sei sparita, sei scappata a Parigi, sei diventata una cantante dell’Opèra, ti sei fidanzata con un Gallese, e tutto questo… senza dirmi niente?!
Non si fa, cuginetta mia. Ci sono rimasta molto molto molto male, sappi che ci vorranno almeno una decina di nastri nuovi, quelli di seta cangiante che piacciono a me, per farti perdonare. Magari presi in una di quelle boutique alla moda parigine… Quanto ti invidio, sei nella città più incantevole del mondo!
Oh, e prendine uno bianco. Starà benissimo col mio abito da sposa. Niente convenevoli, so che lo zio Henry ti ha già detto tutto, almeno questo è ciò che ho capito mentre cercavo di avere tue notizie, tra un “è splendida come sua madre” e un “devi vedere com’è cresciuta”. Il solito Henry Woodhouse, pazzo della sua biondissima figlia.
Non dubito che tu sia una meraviglia, sweetheart. Esigo che tu mi faccia da damigella d’onore, e stavolta non sto scherzando! John ti piacerà, è un uomo così affascinante… Riesce persino a rendermi seria, quando serve, e tu sai quanto sia difficile! E poi ha gli occhi color smeraldo, ti immagini quanto saranno belli i nostri bambini?
Ma parliamo di te, miss Woodhouse, o dovrei dire miss O’Malley? Non ti chiedo se tu sia innamorata, la risposta mi pare ovvia. Ti conosco troppo bene per non sapere che l’unico uomo a infilarti un anello al dito sarebbe stato l’amore della tua vita!
Sono felice, tanto felice per te. E voglio conoscerlo, questo principe azzurro. O nero, come mi ha ironicamente corretto lo zio. È un genio chi lo capisce, tuo padre!Ci manchi da morire, Cami. Mi sposo il 9 di giugno. Ti aspettiamo qui. Non deludermi, honey.
With love,
Marianne
{Lettera di Camille alla cugina Marianne}
Parigi, 2 Maggio 1879
Dear Mary,
Lo so, lo so. Sono incorreggibile. Ma se ti avessi scritto mio padre l’avrebbe saputo in un batter d’occhio, non puoi negarlo! Sarebbe venuto qui e mi avrebbe rispedito in Inghilterra caricandomi sul primo traghetto.
“La testa sta troppo in alto per guidare i piedi, honey. Vai dove ti porta il cuore”, non me lo dicevi sempre tu? Be’, per una volta, ho smesso di pensare, e ho seguito il tuo consiglio. Certo, forse non credevi che sarei partita per Parigi, ma è colpa mia, perchè non sono sempre stata del tutto sincera con te. Ti ricordi quando scappò Mimì, il gatto della zia Charlotte? Ogni giorno sparivo per ore, con la scusa di andare a cercarlo nei boschi. La verità è che mi dedicavo a tutt’altro, su un palco.
Un giorno ti spiegherò meglio, promesso.Non mancherei al tuo matrimonio per nulla al mondo, ma voglio sapere in anteprima che colore saranno gli abiti delle damigelle! Niente giallo, mi raccomando. Lo sai che mi fa sembrare un pulcino. Altrimenti al mio di matrimonio ti farò vestire di verde pistacchio!
Accidenti, avrò due damigelle d’onore! Ti arrabbierai tanto, ma l’ho già promesso a una mia carissima amica, Isabella. Se mai verrai a trovarmi a Parigi te la farò conoscere, ho come la sensazione che andreste molto d’accordo. È la spagnola più divertente, frizzante e adorabile che abbia mai incontrato.
E ovviamente, ti presenterò anche Nathan… È incredibile, non è vero? Non credevo fosse possibile amare qualcuno in questo modo. Penso a lui in ogni momento, e mi chiedo se anche lui abbia soltanto voglia di stringermi tra le braccia, quando siamo lontani. Lo amo perchè è diverso, unico nel suo genere, insolito ma brillante, misterioso ma sincero, dolce ma passionale… Luce e ombra.
Camille O’Malley… Ha un suono così musicale, con tutte quelle “l”… Oh, ecco, ora non me lo toglierò più dalla testa per colpa tua!Ci vediamo a Giugno, cuginetta.
Ti abbraccio forte,Camille